BIODEGRADABILE, COMPOSTABILE E PLASTICHE VEGETALI: GUIDA ALLA SOSTENIBILITA'
30/05/2019 Categorie : Pet e Sostenibilità
Tempo di lettura 3 minuti
Non è sempre facile capire quale prodotto è più sostenibile dal punto di vista ambientale specie se ci troviamo davanti a termini tecnici come PP, PET (quando scritto tutto in maiuscolo non si riferisce ai nostri amici a 4 zampe, ma alla materia plastica di cui sono composte bottiglie, taniche, giochi...), inchiostri ecc..
Per la Sustainability Pet Week, Paco vuole darti qualche informazione in più per capire quali materiali stai acquistando e quali sono le loro caratteristiche (anche inaspettate):
Biodegradabile, Compostabile e Plastiche NON fossili: ecco cosa significano queste parole
BIODEGRADABILE: si riferisce alla capacità di essere decomposto da batteri o altri organismi viventi.
PLASTICHE NON FOSSILI o BIO-BASED: si riferisce a materiali interamente o parzialmente derivati dalla biomassa, come piante, alberi o animali.
"Bio-based" = "rinnovabile" = "vegetale"
BIOPLASTICHE: plastiche che possono essere di origine fossile, non fossile o biodegradabili.
Non tutte le bioplastiche sono biodegradabili. Al contrario di quello che si può pensare, anche la comune plastica delle bottiglie, quella tanto incriminata, è un prodotto biologico ottenuto con la raffinazione e lavorazione del petrolio (che a sua volta è originato da giacimenti fossili, quindi frutto della decomposizione di piante ed esseri viventi). Una plastica a base biologica può non essere biodegradabile.
Allo stesso tempo, una plastica biodegradabile può essere ottenuta industrialmente ed essere comunque biodegradabile.
COMPOSTABILE: si riferisce alla capacità di essere decomposto da batteri o altri organismi viventi in quantità di tempo sufficiente per produrre compost
Non tutti i materiali biodegradabili possono essere compostabili. Ad esempio un sacchetto di plastica di origine fossile è biodegradabile (in milioni di anni) ma non diventerà mai compost.
Come capire quali materiali sono Biodegradabili
Capire quali materiali sono quindi compostabili o biodegradabili è facile, con questa tabella a lato.
Come abbiamo detto, le plastiche più dannose sono quindi quelle non compostabili. I sacchetti e le bottigliette abbandonate in mare impiegano pochi anni (grazie all'azione del sole e dell'ossigeno) a frantumarsi ma centinaia di anni per decomporsi in minuscole particelle.
Per questo motivo, alcune aziende stanno sperimentando metodi per rendere le materie plastiche compostabili. Al momento le opzioni usate sono: utilizzare microrganismi che digeriscono la plastica e donano così compost (Biodegenerazione anaerobica) e l'altra, sfruttando le potenzialità di CO2 (anidride carbonica= ed ossigeno, per favorire la decomposizione della plastica. Questa è detta Biodegradazione aerobica.
Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per migliorare la sostenibilità?
Tante gocce fanno il mare, dopotutto, quindi anche un piccolo gesto, a catena, può generare una grande onda (si spera, senza plastiche fossili all'interno!). Tra i principali consigli che Paco può darvi c'è:
- DOCUMENTARSI: sapere cosa si sta acquistando è sicuramente un ottimo modo per sapere come organizzarci.
- SCEGLIERE MARCHI CHE PREDILIGONO LA SOSTENIBILITA':alcune aziende aderiscono ad iniziative, campagna di sensibilizzazione e miglioramento. Sono sicuramente da preferire rispetto a quelle maggiormente inquinanti e poco rispettose dell'ambiente.
- CERCARE DI SCEGLIERE PRODOTTI ECO FRIENDLY: ad esempio, per gli antiparassitari, il collare Protection di Orme Naturali Leis è in Plastiche non fossili biodegradabili. Oppure le crocchette Edgard & Cooper confezionate in sacchetti 100% riciclabili perchè stampati con inchiostri ad acqua.
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Per la Sustainability Pet Week, Paco vuole darti qualche informazione in più per capire quali materiali stai acquistando e quali sono le loro caratteristiche (anche inaspettate):
Biodegradabile, Compostabile e Plastiche NON fossili: ecco cosa significano queste parole
BIODEGRADABILE: si riferisce alla capacità di essere decomposto da batteri o altri organismi viventi.
PLASTICHE NON FOSSILI o BIO-BASED: si riferisce a materiali interamente o parzialmente derivati dalla biomassa, come piante, alberi o animali.
"Bio-based" = "rinnovabile" = "vegetale"
BIOPLASTICHE: plastiche che possono essere di origine fossile, non fossile o biodegradabili.
Non tutte le bioplastiche sono biodegradabili. Al contrario di quello che si può pensare, anche la comune plastica delle bottiglie, quella tanto incriminata, è un prodotto biologico ottenuto con la raffinazione e lavorazione del petrolio (che a sua volta è originato da giacimenti fossili, quindi frutto della decomposizione di piante ed esseri viventi). Una plastica a base biologica può non essere biodegradabile.
Allo stesso tempo, una plastica biodegradabile può essere ottenuta industrialmente ed essere comunque biodegradabile.
COMPOSTABILE: si riferisce alla capacità di essere decomposto da batteri o altri organismi viventi in quantità di tempo sufficiente per produrre compost
Non tutti i materiali biodegradabili possono essere compostabili. Ad esempio un sacchetto di plastica di origine fossile è biodegradabile (in milioni di anni) ma non diventerà mai compost.
Come capire quali materiali sono Biodegradabili
Capire quali materiali sono quindi compostabili o biodegradabili è facile, con questa tabella a lato.
Come abbiamo detto, le plastiche più dannose sono quindi quelle non compostabili. I sacchetti e le bottigliette abbandonate in mare impiegano pochi anni (grazie all'azione del sole e dell'ossigeno) a frantumarsi ma centinaia di anni per decomporsi in minuscole particelle.
Per questo motivo, alcune aziende stanno sperimentando metodi per rendere le materie plastiche compostabili. Al momento le opzioni usate sono: utilizzare microrganismi che digeriscono la plastica e donano così compost (Biodegenerazione anaerobica) e l'altra, sfruttando le potenzialità di CO2 (anidride carbonica= ed ossigeno, per favorire la decomposizione della plastica. Questa è detta Biodegradazione aerobica.
Cosa possiamo fare nel nostro piccolo per migliorare la sostenibilità?
Tante gocce fanno il mare, dopotutto, quindi anche un piccolo gesto, a catena, può generare una grande onda (si spera, senza plastiche fossili all'interno!). Tra i principali consigli che Paco può darvi c'è:
- DOCUMENTARSI: sapere cosa si sta acquistando è sicuramente un ottimo modo per sapere come organizzarci.
- SCEGLIERE MARCHI CHE PREDILIGONO LA SOSTENIBILITA':alcune aziende aderiscono ad iniziative, campagna di sensibilizzazione e miglioramento. Sono sicuramente da preferire rispetto a quelle maggiormente inquinanti e poco rispettose dell'ambiente.
- CERCARE DI SCEGLIERE PRODOTTI ECO FRIENDLY: ad esempio, per gli antiparassitari, il collare Protection di Orme Naturali Leis è in Plastiche non fossili biodegradabili. Oppure le crocchette Edgard & Cooper confezionate in sacchetti 100% riciclabili perchè stampati con inchiostri ad acqua.