CAMBIARE IL CODICE CIVILE PER CANI E GATTI: DA 'COSE MOBILI' A ESSERI SENZIENTI

25/09/2018 Categorie : Curiosità

Tempo di lettura di questo articolo: 2 minuti

Il 30 Settembre si cercherà di sollecitare il legislatore italiano a modificare il codice civile per la sensibilizzazione degli animali. La modifica, in chiave animalista, è volta a seguire l'onda di molti altri Stati europei, che si sono già battuti ed hanno vinto, per il riconoscimento dei Pets come esseri senzienti e non beni di proprietà.  

Cosa dice il codice civile a proposito di cani, gatti & Co?

L'attuale normativa, in particolare nel libro terzo del codice civile 'della proprietà' (Artt. 810, 812, 820, 923 cod. civ) definiscono gli animali da compagnia, o più in generale, i Pets, come 'cose mobili'. Medici veterinari, Onlus, appassionati e politici si stanno battendo perché questa dicitura venga modificata e sia inserito un titolo consono che qualifichi gli animali d'affezione, in conformità dell'Art 13 del TFUE (Trattato del Funzionamento dell'Unione Europea) in cui veniva confermata la soggettività giuridica degli animali. 

Che cosa prevede la modifica

Domenica 30 Settembre si terrà a Parma, una manifestazione, volta proprio a chiedere un accelerazione delle pratiche legislative per gli scopi sopra indicati. Le richieste di Onlus ed appassionati, porterebbero ad un ampliamento delle tutele previste per gli animali (anche in ambito penale). Questa modifica è già stata adottata da diversi Paesi europei: in Austria già nel 1988, in Germania nel 1990, in Svizzera nel 2002, Francia nel 2015 e Portogallo nel 2017. 

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Cosa dice il codice civile a proposito di cani, gatti & Co?

L'attuale normativa, in particolare nel libro terzo del codice civile 'della proprietà' (Artt. 810, 812, 820, 923 cod. civ) definiscono gli animali da compagnia, o più in generale, i Pets, come 'cose mobili'. Medici veterinari, Onlus, appassionati e politici si stanno battendo perché questa dicitura venga modificata e sia inserito un titolo consono che qualifichi gli animali d'affezione, in conformità dell'Art 13 del TFUE (Trattato del Funzionamento dell'Unione Europea) in cui veniva confermata la soggettività giuridica degli animali. 

Che cosa prevede la modifica

Domenica 30 Settembre si terrà a Parma, una manifestazione, volta proprio a chiedere un accelerazione delle pratiche legislative per gli scopi sopra indicati. Le richieste di Onlus ed appassionati, porterebbero ad un ampliamento delle tutele previste per gli animali (anche in ambito penale). Questa modifica è già stata adottata da diversi Paesi europei: in Austria già nel 1988, in Germania nel 1990, in Svizzera nel 2002, Francia nel 2015 e Portogallo nel 2017. 

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