INFREDDATURE: DIARREA E LETARGIA NEL CANE QUANDO FA FREDDO, SINTOMI E CURE
01/11/2022 Categorie : Cani , Salute
Tempo di lettura 3 minuti
L'inverno ha molte insidie per il nostro cane, specie se non è abituato al freddo o agli sbalzi di temperatura. Tra i principali disturbi del periodo ci sono diarrea, tremori, letargia, vomito e occhi che sbattono spesso. Tutti questi sintomi fanno parte delle infreddature.
Infreddatura nel cane: cause
Anche gli umani possono prendere le infreddature. Si tratta di una serie di disturbi legati ad uno sbalzo termico spesso dovuto alle uscire in un'ambiente freddo. L'escursione termica può infatti:
- BLOCCARE LA DIGESTIONE
- RALLENTARE IL BATTITO CARDIACO E LA RESPIRAZIONE
- IRRIGIDIRE I MUSCOLI
- CRAMPI
- CODA MORTA
Spesso questi sintomi compaiono quando il cane ha subito uno shock termico elevato, è rimasto troppo al freddo o non è abituato alle temperature rigide (ad esempio cani dal pelo rado abituati a vivere a latitudini calde). Qualora comparissero uno o più di questi sintomi, è necessario rivolgersi con urgenza al medico veterinario.
Le infreddature stanno diventando sempre più comuni, in particolare in città, dove i cani vengono abituati a vivere in casa, con temperature costanti quasi primaverili. L'uscita, nei periodi invernali, causa un'escursione termica improvvisa per l'organismo del cane che si manifesta con reazioni naturali, prima fra tutti: la diarrea.
Infreddature nel cane: sintomi
I sintomi delle infreddature possono essere lievi e risolversi nel giro di qualche giorno o gravi, che necessitano dell'intervento del veterinario. Tra i principali disturbi si rilevano:
I cani sentono freddo. Spesso si pensa che, avendo il pelo, il cane non possa sentire il freddo e il suo corpo sia ben isolato dagli agenti atmosferici. Ogni cane è diverso, ed sono diverse le abitudini e le sensibilità di ogni soggetto. E' giusto assecondare le loro esigenze e non bisogna forzarsi se preferiscono rimanere in casa, al caldo. Allo stesso tempo, un cane abituato al freddo può voler uscire spesso e non manifestare sintomi di infreddature.
Rimedi e prevenzione delle infreddature
1. Le uscite devono adattarsi alle esigenze del cane
Quando le temperature si abbassano ci dobbiamo adattare alle esigenze del nostro cane. Ad esempio i cuccioli, i cani anziani o quelli malati di patologie osteo-articolari, dovrebbero uscire per brevi periodi ma più frequentemente. Evitiamo sedute di gioco al parco, se il pet non è abituato, meglio sfogare le sue energie con una passeggiata in assoluta sicurezza.
2. Capire il nostro cane
I cani sanno manifestare le loro intenzioni, a volte in maniera sottile, in altri casi in maniera chiara. Osservandolo possiamo capire come sta vivendo la situazione termica: trema, piange, sembra ansioso? Probabilmente sta subendo il freddo. In questi casi è meglio portarlo al riparto in un luogo caldo ed asciutto.
3. Proteggere arti ed estremità del corpo
Zampe, polpastrelli, coda e naso, sono gli elementi più a contatto con il freddo, durante le uscite. Ad esempio i polpastrelli possono venir irritati dalla presenza di sale, o dal contatto prolungato con ghiaccio e neve e generare screpolature spesso dolore. Per proteggere il cane possiamo usare prima e dopo le uscite apposite creme per proteggere le zone di pelle più delicate o scoperte.
4. Non lasciarli al freddo o nell'auto parcheggiata all'esterno
Alcune razze non hanno problemi con il freddo (come mastini tibetani, Siberian Husky e malamute) ma anche in questi casi, è meglio offrire loro un riparo, una cuccia in peluches o una casetta in cui scaldarsi. L'automobile può essere una vera e propria trappola: la carrozzeria non isola dalle temperature esterne e, a riscaldamento spento, in pochi minuti può diventare un frigorifero. Non lasciare mai il tuo cane a lungo in auto nè con il caldo nè con il freddo!
5. Diarrea in inverno
Come abbiamo visto, la diarrea è un disturbo comune, nei periodi invernali. L'abbassamento improvviso delle temperature può irritare l'intestino e generare feci molli e non formate completamente. Il miglior modo per ristabilire l'equilibrio intestinale è coprire il proprio pet, o sottoporlo il meno possibile al freddo, ed abbinare una corretta dieta digeribile per il controllo di questo disturbo.
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Infreddatura nel cane: cause
Anche gli umani possono prendere le infreddature. Si tratta di una serie di disturbi legati ad uno sbalzo termico spesso dovuto alle uscire in un'ambiente freddo. L'escursione termica può infatti:
- BLOCCARE LA DIGESTIONE
- RALLENTARE IL BATTITO CARDIACO E LA RESPIRAZIONE
- IRRIGIDIRE I MUSCOLI
- CRAMPI
- CODA MORTA
Spesso questi sintomi compaiono quando il cane ha subito uno shock termico elevato, è rimasto troppo al freddo o non è abituato alle temperature rigide (ad esempio cani dal pelo rado abituati a vivere a latitudini calde). Qualora comparissero uno o più di questi sintomi, è necessario rivolgersi con urgenza al medico veterinario.
Le infreddature stanno diventando sempre più comuni, in particolare in città, dove i cani vengono abituati a vivere in casa, con temperature costanti quasi primaverili. L'uscita, nei periodi invernali, causa un'escursione termica improvvisa per l'organismo del cane che si manifesta con reazioni naturali, prima fra tutti: la diarrea.
Infreddature nel cane: sintomi
I sintomi delle infreddature possono essere lievi e risolversi nel giro di qualche giorno o gravi, che necessitano dell'intervento del veterinario. Tra i principali disturbi si rilevano:
I cani sentono freddo. Spesso si pensa che, avendo il pelo, il cane non possa sentire il freddo e il suo corpo sia ben isolato dagli agenti atmosferici. Ogni cane è diverso, ed sono diverse le abitudini e le sensibilità di ogni soggetto. E' giusto assecondare le loro esigenze e non bisogna forzarsi se preferiscono rimanere in casa, al caldo. Allo stesso tempo, un cane abituato al freddo può voler uscire spesso e non manifestare sintomi di infreddature.
Rimedi e prevenzione delle infreddature
1. Le uscite devono adattarsi alle esigenze del cane
Quando le temperature si abbassano ci dobbiamo adattare alle esigenze del nostro cane. Ad esempio i cuccioli, i cani anziani o quelli malati di patologie osteo-articolari, dovrebbero uscire per brevi periodi ma più frequentemente. Evitiamo sedute di gioco al parco, se il pet non è abituato, meglio sfogare le sue energie con una passeggiata in assoluta sicurezza.
2. Capire il nostro cane
I cani sanno manifestare le loro intenzioni, a volte in maniera sottile, in altri casi in maniera chiara. Osservandolo possiamo capire come sta vivendo la situazione termica: trema, piange, sembra ansioso? Probabilmente sta subendo il freddo. In questi casi è meglio portarlo al riparto in un luogo caldo ed asciutto.
3. Proteggere arti ed estremità del corpo
Zampe, polpastrelli, coda e naso, sono gli elementi più a contatto con il freddo, durante le uscite. Ad esempio i polpastrelli possono venir irritati dalla presenza di sale, o dal contatto prolungato con ghiaccio e neve e generare screpolature spesso dolore. Per proteggere il cane possiamo usare prima e dopo le uscite apposite creme per proteggere le zone di pelle più delicate o scoperte.
4. Non lasciarli al freddo o nell'auto parcheggiata all'esterno
Alcune razze non hanno problemi con il freddo (come mastini tibetani, Siberian Husky e malamute) ma anche in questi casi, è meglio offrire loro un riparo, una cuccia in peluches o una casetta in cui scaldarsi. L'automobile può essere una vera e propria trappola: la carrozzeria non isola dalle temperature esterne e, a riscaldamento spento, in pochi minuti può diventare un frigorifero. Non lasciare mai il tuo cane a lungo in auto nè con il caldo nè con il freddo!
5. Diarrea in inverno
Come abbiamo visto, la diarrea è un disturbo comune, nei periodi invernali. L'abbassamento improvviso delle temperature può irritare l'intestino e generare feci molli e non formate completamente. Il miglior modo per ristabilire l'equilibrio intestinale è coprire il proprio pet, o sottoporlo il meno possibile al freddo, ed abbinare una corretta dieta digeribile per il controllo di questo disturbo.