CORONAVIRUS DEI CANI E DEI GATTI: SINTOMI, PREVENZIONE E RISCHI PER L'UOMO
24/01/2020 Categorie : Cani , Gatti , Salute
Tempo di lettura 3 minuti
Recentemente si è sentito molto parlare di coronavirus a causa dei contagi umani avvenuti nella penisola cinese. Il coronavirus è un virus che colpisce principalmente animali domestici, maiale, mucche, pollame o serpenti. Si tratta di una malattia estremamente infettiva che causa peritoniti acute e nella maggior parte dei casi la morte dell'esemplare. Quello che allarmato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è la rapidità di diffusione tra animali e umani. Il virus ha molto in comune con la Sars (infezione polmonare acuta), che qualche anno fa aveva fatto numerose vittime e migliaia di contagiati.
Coronavirus animale
Cane e gatto possono contrarre e diffondere rapidamente il coronavirus. Ad esempio, l'epidemia di Sars del 2002-2003 era stati trasmessa all'uomo attraverso il contatto con cani e gatti. Questi animali, a loro volta, avevano preso il virus dai pipistrelli. I virus hanno la grande capacità di adattarsi ed evolversi rapidamente a seconda dell'organismo che intaccano. In quel periodo cani e gatti non potevano circolare per le città cinesi e si erano minacciate stragi per proteggere la popolazione dal contagio.
Gli animali non sono immuni da coronavirus, e in molti casi possono essere proprio loro i vettori del virus stesso.
Coronavirus nel cane
Il coronavirus canino è caratterizzato dalla comparsa di malattia gastrointestinale acuta, altamente contagiosa. I sintomi sono spesso simili a quelli del parvovirus:
- VOMITO
- DIARREA ANCHE CON SANGUE
- FEBBRE ALTA
- LETARGIA
- ASSENZA DI REAZIONI AGLI STIMOLI
- DISIDRATAZIONE
- INAPPETENZA
Il coronavirus può generare preoccupazione nei veterinari e nei Pet Owners perché, se non preso in tempo, può portare gravi complicazioni di salute o contagiare altri cani o gatti di casa. Nei cuccioli o nei soggetti con deficit del sistema immunitario o sistemico (Parvovirosi) può essere letale.
In particolare, ad essere colpito dal coronavirus canino, è l'intestino tenue ma può rimanere latente per diversi mesi.
Coronavirus nel gatto
Il gatti domestici possono contrarre due diversi tipi di coronavirus: la FECV (coronavirus enterico felino) patologia non virulenta di carattere gastrointestinale e la FIP (peritonite infettiva felina) spesso letale.
Il coronavirus felino è comune nei mici e in molti casi l'unico sintomo è una gastroenterite lieve o cronica. Il contagio del virus avviene per via fecale: quando il micio viene in contatto con i bisogni di un altro esemplare infetto.
Ciò che spaventa del coronavirus felino (che nella maggior parte dei casi non è letale in quando non sviluppa carica virulenta aggressiva), è la sua capacità di mutazione in peritonite infettiva (FIP). Il virus infetta e colpisce diversi organi del gatto e i sintomi sono più o meno gravi a seconda di cosa viene colpito. I sintomi sono generici e spesso non è facile identificare la peritonite prima che sia troppo tardi. Si riscontrano:
- FEBBRE
- ASSENZA DI REAZIONE AGLI STIMOLI
- LETARGIA
- FECI MOLLI O CON SANGUE
- GONFIORE ADDOMINALE IMPROVVISO
Non esiste una vera cura al coronavirus felino, è importante la prevenzione: tenere lettiere pulite, tenere separati eventuali mici infetti da altri sani e rispettare il calendario delle vaccinazioni.
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Recentemente si è sentito molto parlare di coronavirus a causa dei contagi umani avvenuti nella penisola cinese. Il coronavirus è un virus che colpisce principalmente animali domestici, maiale, mucche, pollame o serpenti. Si tratta di una malattia estremamente infettiva che causa peritoniti acute e nella maggior parte dei casi la morte dell'esemplare. Quello che allarmato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è la rapidità di diffusione tra animali e umani. Il virus ha molto in comune con la Sars (infezione polmonare acuta), che qualche anno fa aveva fatto numerose vittime e migliaia di contagiati.
Coronavirus animale
Cane e gatto possono contrarre e diffondere rapidamente il coronavirus. Ad esempio, l'epidemia di Sars del 2002-2003 era stati trasmessa all'uomo attraverso il contatto con cani e gatti. Questi animali, a loro volta, avevano preso il virus dai pipistrelli. I virus hanno la grande capacità di adattarsi ed evolversi rapidamente a seconda dell'organismo che intaccano. In quel periodo cani e gatti non potevano circolare per le città cinesi e si erano minacciate stragi per proteggere la popolazione dal contagio.
Gli animali non sono immuni da coronavirus, e in molti casi possono essere proprio loro i vettori del virus stesso.
Coronavirus nel cane
Il coronavirus canino è caratterizzato dalla comparsa di malattia gastrointestinale acuta, altamente contagiosa. I sintomi sono spesso simili a quelli del parvovirus:
- VOMITO
- DIARREA ANCHE CON SANGUE
- FEBBRE ALTA
- LETARGIA
- ASSENZA DI REAZIONI AGLI STIMOLI
- DISIDRATAZIONE
- INAPPETENZA
Il coronavirus può generare preoccupazione nei veterinari e nei Pet Owners perché, se non preso in tempo, può portare gravi complicazioni di salute o contagiare altri cani o gatti di casa. Nei cuccioli o nei soggetti con deficit del sistema immunitario o sistemico (Parvovirosi) può essere letale.
In particolare, ad essere colpito dal coronavirus canino, è l'intestino tenue ma può rimanere latente per diversi mesi.
Coronavirus nel gatto
Il gatti domestici possono contrarre due diversi tipi di coronavirus: la FECV (coronavirus enterico felino) patologia non virulenta di carattere gastrointestinale e la FIP (peritonite infettiva felina) spesso letale.
Il coronavirus felino è comune nei mici e in molti casi l'unico sintomo è una gastroenterite lieve o cronica. Il contagio del virus avviene per via fecale: quando il micio viene in contatto con i bisogni di un altro esemplare infetto.
Ciò che spaventa del coronavirus felino (che nella maggior parte dei casi non è letale in quando non sviluppa carica virulenta aggressiva), è la sua capacità di mutazione in peritonite infettiva (FIP). Il virus infetta e colpisce diversi organi del gatto e i sintomi sono più o meno gravi a seconda di cosa viene colpito. I sintomi sono generici e spesso non è facile identificare la peritonite prima che sia troppo tardi. Si riscontrano:
- FEBBRE
- ASSENZA DI REAZIONE AGLI STIMOLI
- LETARGIA
- FECI MOLLI O CON SANGUE
- GONFIORE ADDOMINALE IMPROVVISO
Non esiste una vera cura al coronavirus felino, è importante la prevenzione: tenere lettiere pulite, tenere separati eventuali mici infetti da altri sani e rispettare il calendario delle vaccinazioni.