DA 9 MILA ANNI IL DNA DEL GATTO NON É MAI CAMBIATO: COSA COMPORTA PER NOI?
13/08/2019 Categorie : Curiosità , Gatti
Tempo di lettura 2 minuti
Recenti studi hanno dimostrato che il DNA dei gatti è identico a quello dei loro antenati, venerati dagli egizi e dai sumeri. Perché? Perché rispetto al cane, il compito dai gatti è sempre stato egregiamente svolto!
Perché cambiare l'atteggiamento felino?
Non abbiamo mai avuto un vero motivo per modificare, selezionare e migliorare la specie felina. Dalla scoperta dell'agricoltura, l'uomo si è avvalso dei servigi dei gatti. Svolgevano il loro compito in maniera naturale e necessitavano di meno cibo ed attenzioni rispetto ai cani (già dipendenti in larga misura dall'uomo). Sembra quasi che siano stati gli stessi gatti a decidere di concedere all'uomo la possibilità di addomesticarli...
Questione di... cervello!
Il cervello dei gatti, così come il DNA non si è modificato con il passare dei millenni. Restano quasi sempre animali solitari in grado di comunicare tra di loro con stimoli chimici e visuali (Leggi anche FEROMONI COSA SONO E COME FUNZIONANO). Ma hanno imparato qualcosa in più: comunicare con noi. Come abbiamo visto nell'editoriale VOCALIZZI FELINI COSA VOGLIONO DIRE, il gatto in natura non miagola. Il miagolio viene adottato solo dai gattini per avvisare la mamma della loro presenza.
5 consigli pratici per approcciarsi al gatto
La natura del gatto quindi è ben radicata nel loro DNA. Dobbiamo quindi tenerlo a mente quando ci approcciamo al loro mondo. Non sono pupazzi, non sempre amano essere sollevati, capovolti, grattati. Il gatto ha una proprio codice d'onore secolare, meglio attendere che sia lui a chiedere affetto.
- Per migliorare una convivenza, meglio procedere per gradi. Innanzitutto il gatto è territoriale, bisogna fargli conoscere l'ambiente
- Se lo forziamo a fare qualcosa (anche solo a ricevere coccole) rischiamo di stressarlo, innervosirlo e peggiorare la situazione e renderlo aggressivo
- Se si decide di toccare il gatto, bisogna permettere che sia lui a definire il luogo e soprattutto... per quanto tempo deve avvenire il contatto! Un punto irresistibile per molti mici è la zona del muso, vicino alla bocca dove risiedono le ghiandole anteriori sub guanciali. Sono apprezzati grattini anche vicino alle orecchie o sotto il mento.
- Controllare il suo linguaggio corporeo: coda alzata è sinonimo di primo contatto e curiosità, le orecchie sono alzate e se vi spinge con il muso, potete accarezzarlo liberamente
- Siate sensibili e comprensivi. L'arma segreta per arrivare al cuore di un gatto è senza dubbio la pazienza.
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Non abbiamo mai avuto un vero motivo per modificare, selezionare e migliorare la specie felina. Dalla scoperta dell'agricoltura, l'uomo si è avvalso dei servigi dei gatti. Svolgevano il loro compito in maniera naturale e necessitavano di meno cibo ed attenzioni rispetto ai cani (già dipendenti in larga misura dall'uomo). Sembra quasi che siano stati gli stessi gatti a decidere di concedere all'uomo la possibilità di addomesticarli...
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Il cervello dei gatti, così come il DNA non si è modificato con il passare dei millenni. Restano quasi sempre animali solitari in grado di comunicare tra di loro con stimoli chimici e visuali (Leggi anche FEROMONI COSA SONO E COME FUNZIONANO). Ma hanno imparato qualcosa in più: comunicare con noi. Come abbiamo visto nell'editoriale VOCALIZZI FELINI COSA VOGLIONO DIRE, il gatto in natura non miagola. Il miagolio viene adottato solo dai gattini per avvisare la mamma della loro presenza.
5 consigli pratici per approcciarsi al gatto
La natura del gatto quindi è ben radicata nel loro DNA. Dobbiamo quindi tenerlo a mente quando ci approcciamo al loro mondo. Non sono pupazzi, non sempre amano essere sollevati, capovolti, grattati. Il gatto ha una proprio codice d'onore secolare, meglio attendere che sia lui a chiedere affetto.
- Per migliorare una convivenza, meglio procedere per gradi. Innanzitutto il gatto è territoriale, bisogna fargli conoscere l'ambiente
- Se lo forziamo a fare qualcosa (anche solo a ricevere coccole) rischiamo di stressarlo, innervosirlo e peggiorare la situazione e renderlo aggressivo
- Se si decide di toccare il gatto, bisogna permettere che sia lui a definire il luogo e soprattutto... per quanto tempo deve avvenire il contatto! Un punto irresistibile per molti mici è la zona del muso, vicino alla bocca dove risiedono le ghiandole anteriori sub guanciali. Sono apprezzati grattini anche vicino alle orecchie o sotto il mento.
- Controllare il suo linguaggio corporeo: coda alzata è sinonimo di primo contatto e curiosità, le orecchie sono alzate e se vi spinge con il muso, potete accarezzarlo liberamente
- Siate sensibili e comprensivi. L'arma segreta per arrivare al cuore di un gatto è senza dubbio la pazienza.