GIORNATA DEL GATTO: IN ITALIA SI FESTEGGIA IL 17 FEBBRAIO
16/02/2023 Categorie : Curiosità , Gatti
Tempo di lettura: 3 minuti
Il 17 febbraio è la Giornata Nazionale del gatto. In Italia ricorre ogni anno dal 1990 per celebrare questi affascinanti felini e sfatare i miti e le antiche credenze che, ancora oggi, espongono molti gatti a numerosi pericoli e ingiustificabili atti di cattiveria umana.
Quanti sono i gatti in Italia?
Si stima che nel nostro paese la popolazione felina conti circa 7,5 milioni di esemplari. Un dato preciso non è possibile, perché l’iscrizione dei gatti domestici all’anagrafe felina non è obbligatoria su tutto il territorio nazionale. Il totale è ricavato dalla somma indicativa dei dati ufficiali con le stime e i censimenti ad opera di asl territoriali e associazioni animaliste.
Da questi numeri si deduce, comunque, che i gatti siano pressoché a pari merito con i cani nella classifica degli animali domestici più amati e diffusi in Italia.
Far convivere cane e gatto è possibile! Se stai pensando anche tu a questa combinazione in famiglia, ti consigliamo di leggere il nostro articolo “Cani e gatti conviventi: tutto quello da sapere (e mettere in pratica)”
Perché la festa dei gatti si festeggia il 17 febbraio?
Nella tradizione popolare febbraio era considerato “il mese dei gatti e delle streghe”, ma questo è anche il mese dell’acquario e in astrologia le persone nate sotto questo segno sono considerate libere e anticonformiste, caratteristiche tipicamente riconosciute anche ai gatti.
Il 17 è un numero associato alla malasorte in Italia, perché se scritto in numeri romani (XVII) e anagrammato corrisponde alla parola “VIXI”, cioè “sono vissuto”. Anche il gatto, soprattutto quello nero, è associato dalla tradizione alla morte e ecco il perché della scelta di questa particolare data. Il 17, però, può anche essere inteso come “1 di 7” che richiama alle leggendarie sette vite dei gatti.
La festa del gatto si celebra in date diverse in ogni nazione, mentre la giornata mondiale del gatto si festeggia l’8 di agosto, data fissata dall’International Fund for Animal Welfare, nel 2002.
La giornata del gatto nero e alcuni miti da sfatare
C’è qualcosa di vero nei miti che circondano i gatti dal manto nero come la notte? Da animali divini a portatori di sventura, i miti e le leggende che riguardano i gatti non si contano più.
Il povero gatto nero è un felino intelligente e mansueto quanto i suoi fratelli dal mantello di altri colori. Il 17 febbraio si celebrano tutti i gatti, ma in particolare il gatto nero che non merita di essere maltrattato o rifiutato per colpa di vecchie e false credenze. Nei secoli bui di caccia alle streghe del Medioevo, i gatti neri vennero ingiustamente associati al demonio e uccisi senza alcuna ragione. Queste fantasie hanno fatto parte dell’immaginario collettivo per molti secoli e ancora oggi, purtroppo, i gatti neri vengono maltrattati o non adottati quanto gli altri gatti.
Nell’antico Egitto, invece, il gatto nero era considerato sacro, perché associato al culto della Dea Bastet, divinità protettrice della casa, della fertilità e della nascita.
Il fascino dei gatti in letteratura
I gatti sono per loro natura affascinanti e misteriosi. Non stupisce, quindi, che siano protagonisti di numerose storie in letteratura: dal famoso racconto di Edgar Allan Poe “Il gatto nero”, alla “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” narrata da Luis Sepúlveda, passando per il famoso gatto del Cheshire, lo Stregatto, personaggio chiave del romanzo di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”. Anche nel lontano Giappone i gatti sono protagonisti di numerosi racconti e romanzi, primo tra tutti l’apprezzatissimo “Io sono un gatto” di Nazume Sōseki.
Oltre ad essere protagonisti di molti racconti, i gatti sono altrettanto presenti nelle vite di numerosi scrittori, come i felini polidattili (con sei dita) del famoso scrittore e giornalista statunitense Ernest Hemingway o i “Gatti molto speciali” che hanno arricchito di aneddoti ed esperienze la vita della scrittrice zimbabwese, di origine britannica, Doris Lessing.
La festa del gatto è un’occasione per celebrare questi felini, indipendenti e intelligenti, qualunque sia il loro colore, perché anche loro sanno arricchire le nostre vite in modo sempre sorprendente.
Scegli i migliori alimenti per gatti:
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Quanti sono i gatti in Italia?
Si stima che nel nostro paese la popolazione felina conti circa 7,5 milioni di esemplari. Un dato preciso non è possibile, perché l’iscrizione dei gatti domestici all’anagrafe felina non è obbligatoria su tutto il territorio nazionale. Il totale è ricavato dalla somma indicativa dei dati ufficiali con le stime e i censimenti ad opera di asl territoriali e associazioni animaliste.
Da questi numeri si deduce, comunque, che i gatti siano pressoché a pari merito con i cani nella classifica degli animali domestici più amati e diffusi in Italia.
Far convivere cane e gatto è possibile! Se stai pensando anche tu a questa combinazione in famiglia, ti consigliamo di leggere il nostro articolo “Cani e gatti conviventi: tutto quello da sapere (e mettere in pratica)”
Perché la festa dei gatti si festeggia il 17 febbraio?
Nella tradizione popolare febbraio era considerato “il mese dei gatti e delle streghe”, ma questo è anche il mese dell’acquario e in astrologia le persone nate sotto questo segno sono considerate libere e anticonformiste, caratteristiche tipicamente riconosciute anche ai gatti.
Il 17 è un numero associato alla malasorte in Italia, perché se scritto in numeri romani (XVII) e anagrammato corrisponde alla parola “VIXI”, cioè “sono vissuto”. Anche il gatto, soprattutto quello nero, è associato dalla tradizione alla morte e ecco il perché della scelta di questa particolare data. Il 17, però, può anche essere inteso come “1 di 7” che richiama alle leggendarie sette vite dei gatti.
La festa del gatto si celebra in date diverse in ogni nazione, mentre la giornata mondiale del gatto si festeggia l’8 di agosto, data fissata dall’International Fund for Animal Welfare, nel 2002.
La giornata del gatto nero e alcuni miti da sfatare
C’è qualcosa di vero nei miti che circondano i gatti dal manto nero come la notte? Da animali divini a portatori di sventura, i miti e le leggende che riguardano i gatti non si contano più.
Il povero gatto nero è un felino intelligente e mansueto quanto i suoi fratelli dal mantello di altri colori. Il 17 febbraio si celebrano tutti i gatti, ma in particolare il gatto nero che non merita di essere maltrattato o rifiutato per colpa di vecchie e false credenze. Nei secoli bui di caccia alle streghe del Medioevo, i gatti neri vennero ingiustamente associati al demonio e uccisi senza alcuna ragione. Queste fantasie hanno fatto parte dell’immaginario collettivo per molti secoli e ancora oggi, purtroppo, i gatti neri vengono maltrattati o non adottati quanto gli altri gatti.
Nell’antico Egitto, invece, il gatto nero era considerato sacro, perché associato al culto della Dea Bastet, divinità protettrice della casa, della fertilità e della nascita.
Il fascino dei gatti in letteratura
I gatti sono per loro natura affascinanti e misteriosi. Non stupisce, quindi, che siano protagonisti di numerose storie in letteratura: dal famoso racconto di Edgar Allan Poe “Il gatto nero”, alla “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” narrata da Luis Sepúlveda, passando per il famoso gatto del Cheshire, lo Stregatto, personaggio chiave del romanzo di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie”. Anche nel lontano Giappone i gatti sono protagonisti di numerosi racconti e romanzi, primo tra tutti l’apprezzatissimo “Io sono un gatto” di Nazume Sōseki.
Oltre ad essere protagonisti di molti racconti, i gatti sono altrettanto presenti nelle vite di numerosi scrittori, come i felini polidattili (con sei dita) del famoso scrittore e giornalista statunitense Ernest Hemingway o i “Gatti molto speciali” che hanno arricchito di aneddoti ed esperienze la vita della scrittrice zimbabwese, di origine britannica, Doris Lessing.
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