GATTI PER PERSONE ALLERGICHE: QUALI RAZZE SONO ANALLERGICHE E PERCHÈ
31/07/2019 Categorie : Curiosità , Gatti
Tempo di lettura 2 minuti
L'allergia al gatto è una condizione comune che colpisce mediamente un terzo della popolazione mondiale. Le reazioni più comuni sono: starnuti, prurito, riniti ed attacchi d'asma. A creare disagio nelle persone predisposte a questa allergia non è il pelo, come spesso si pensa, ma una proteina rilasciata dall'organismo del gatto (chiamata tecnicamente FEL D1).
Reazione allergica al gatto: sintomi e rimedi
Ogni organismo reagisce in maniera diversa all'esposizione alla proteina FEL D1 contenuta sulla lingua, sulla cute e nelle urine del gatto. Nei soggetti che manifestano allergia, il sistema immunitario riconosce l'antigene proteico come una minaccia ed innesca reazioni di difesa di varia intensità. Tra i principali sintomi di allergia al gatto ci sono:
- STARNUTI
- ERUZIONI CUTANEE
- SENSAZIONE DI PRURITO DIFFUSO
- ROSSORI
- LACRIMAZIONE DEGLI OCCHI
- MANCANZA DEL RESPIRO
- ATTACCHI D'ASMA
- OCCLUSIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
Una corretta diagnosi viene fatta sottoponendo il soggetto a test cutanei per la ricerca degli anticorpi IgE che causano la reazione dell'organismo alla proteine FEL D1. Le soluzioni sono diverse a seconda dello stadio allergico:
Soggetti scarsamente allergici: sono le persone che reagiscono alla presenza del gatto con sintomi lievi: prurito, rossore da contatto, starnuti. I soggetti scarsamente allergici smettono di manifestare i sintomi se il gatto viene allontanato, se viene curata una corretta igiene dopo averlo toccato o semplicemente areando la stanza.
Soggetti mediamente allergici: sono persone che hanno reazioni di media intensità, riniti, lacrimazione intensa, rossore degli occhi, gola infiammata, eczemi... Il soggetto manifesta questi problemi anche se il gatto non è nella stanza con lui ma sono presenti nell'ambiente peli, scaglie di cute o lettiere.
Soggetti altamente allergici: sono persone il cui sistema immunitario genera reazioni più estreme: asma, gonfiore di occhi, lingua e gola, sensazione di mancanza del respiro, tosse, comparsa di bolle e segni urticanti in caso di contatto. Chi ha reazioni allergiche di questo tipo può valutare una terapia farmacologica, scegliere una razza di gatto anallergico o utilizzare prodotti deallergizzanti per gatti.
Gatti anallergici: le razze
Rinunciare alla compagnia di un micio può essere difficile, specie se l'allergia si è manifestata dopo aver passato del tempo in loro compagnia. Esistono alcuni razze di gatti che producono poca proteina FEL D1. Anche se l'impatto di queste razze è drasticamente minore sull'organismo che sviluppato anticorpi IgE, è comunque possibile che nei casi di allergia acuta possano presentarsi alcuni sintomi.
I gatti comuni producono meno proteina allergizzante quando sterilizzati, inoltre spazzolare il pelo con costanza aiuta ad eliminare il pelo in eccesso e a limitarne la dispersione nell'ambiente di FEL D1 - LEGGI ANCHE: I MIGLIORI MODI DI SPAZZOLARE IL GATTO -
Vediamo quali sono le razze di gatto anallergico:
GATTO SIBERIANO
Il gatto siberiano è rinomato per il suo pelo folto, lungo ed estremamente morbido. Il suo organismo produce pochissimo FEL D1, viene quindi considerato ipoallergenico. La lunghezza del pelo non influenza la manifestazione dell'allergia.
Si tratta di un gatto dal comportamento risoluto, protettivo verso la famiglia e molto intelligenze. Ha bisogno di muoversi molto e di avere una dieta ben bilanciata per evitare l'accumulo eccessivo di grasso.
GATTO NORVEGESE DELLE FORESTE
Sebbene anche il Norvegese delle foreste produca FEL D1, è di talmente basso impatto sull'organismo sensibile da essere considerato anallergico. Viene comunque consigliato, ai soggetti altamente allergici intenzionati ad adottarne uno, di visitare l'allevamento per testare le reazioni del proprio organismo.
Il norvegese è un gatto di grandi dimensioni, è un gatto forte, determinato, territoriale ma ottimo compagno di vita. Come il Siberiano deve muoversi molto. Trattandosi di una razza originaria delle regioni nordiche e fredde è in grado di acquistare rapidamente peso, da smaltire attraverso l'attività di gioco
Leggi di più sul Norvegese delle Foreste
BENGAL O GATTO DEL BENGALA
Come il Norvegese, anche il Bengal produce poca proteina FEL D1 ed è pertanto adatto ai soggetti sensibili. Si tratta di una razza dal costo impegnativo (intorno ai 2500€), ed è quindi fondamentale visitare prima un allevamento per essere sicuri che l'organismo tolleri questo felino.
Il Bengal è un vero e proprio tigrotto domestico. Molto intelligente, protettivo e territoriale tanto da essere soprannominato il gatto-cane. Il maschio risulta più tranquillo e socievole mentre le femmine (anche post sterilizzazione) possono avere sbalzi d'umore.
Leggi di più sul Gatto del Bengala
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Reazione allergica al gatto: sintomi e rimedi
Ogni organismo reagisce in maniera diversa all'esposizione alla proteina FEL D1 contenuta sulla lingua, sulla cute e nelle urine del gatto. Nei soggetti che manifestano allergia, il sistema immunitario riconosce l'antigene proteico come una minaccia ed innesca reazioni di difesa di varia intensità. Tra i principali sintomi di allergia al gatto ci sono:
- STARNUTI
- ERUZIONI CUTANEE
- SENSAZIONE DI PRURITO DIFFUSO
- ROSSORI
- LACRIMAZIONE DEGLI OCCHI
- MANCANZA DEL RESPIRO
- ATTACCHI D'ASMA
- OCCLUSIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
Una corretta diagnosi viene fatta sottoponendo il soggetto a test cutanei per la ricerca degli anticorpi IgE che causano la reazione dell'organismo alla proteine FEL D1. Le soluzioni sono diverse a seconda dello stadio allergico:
Soggetti scarsamente allergici: sono le persone che reagiscono alla presenza del gatto con sintomi lievi: prurito, rossore da contatto, starnuti. I soggetti scarsamente allergici smettono di manifestare i sintomi se il gatto viene allontanato, se viene curata una corretta igiene dopo averlo toccato o semplicemente areando la stanza.
Soggetti mediamente allergici: sono persone che hanno reazioni di media intensità, riniti, lacrimazione intensa, rossore degli occhi, gola infiammata, eczemi... Il soggetto manifesta questi problemi anche se il gatto non è nella stanza con lui ma sono presenti nell'ambiente peli, scaglie di cute o lettiere.
Soggetti altamente allergici: sono persone il cui sistema immunitario genera reazioni più estreme: asma, gonfiore di occhi, lingua e gola, sensazione di mancanza del respiro, tosse, comparsa di bolle e segni urticanti in caso di contatto. Chi ha reazioni allergiche di questo tipo può valutare una terapia farmacologica, scegliere una razza di gatto anallergico o utilizzare prodotti deallergizzanti per gatti.
Gatti anallergici: le razze
Rinunciare alla compagnia di un micio può essere difficile, specie se l'allergia si è manifestata dopo aver passato del tempo in loro compagnia. Esistono alcuni razze di gatti che producono poca proteina FEL D1. Anche se l'impatto di queste razze è drasticamente minore sull'organismo che sviluppato anticorpi IgE, è comunque possibile che nei casi di allergia acuta possano presentarsi alcuni sintomi.
I gatti comuni producono meno proteina allergizzante quando sterilizzati, inoltre spazzolare il pelo con costanza aiuta ad eliminare il pelo in eccesso e a limitarne la dispersione nell'ambiente di FEL D1 - LEGGI ANCHE: I MIGLIORI MODI DI SPAZZOLARE IL GATTO -
Vediamo quali sono le razze di gatto anallergico:
GATTO SIBERIANO
Il gatto siberiano è rinomato per il suo pelo folto, lungo ed estremamente morbido. Il suo organismo produce pochissimo FEL D1, viene quindi considerato ipoallergenico. La lunghezza del pelo non influenza la manifestazione dell'allergia.
Si tratta di un gatto dal comportamento risoluto, protettivo verso la famiglia e molto intelligenze. Ha bisogno di muoversi molto e di avere una dieta ben bilanciata per evitare l'accumulo eccessivo di grasso.
GATTO NORVEGESE DELLE FORESTE
Sebbene anche il Norvegese delle foreste produca FEL D1, è di talmente basso impatto sull'organismo sensibile da essere considerato anallergico. Viene comunque consigliato, ai soggetti altamente allergici intenzionati ad adottarne uno, di visitare l'allevamento per testare le reazioni del proprio organismo.
Il norvegese è un gatto di grandi dimensioni, è un gatto forte, determinato, territoriale ma ottimo compagno di vita. Come il Siberiano deve muoversi molto. Trattandosi di una razza originaria delle regioni nordiche e fredde è in grado di acquistare rapidamente peso, da smaltire attraverso l'attività di gioco
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BENGAL O GATTO DEL BENGALA
Come il Norvegese, anche il Bengal produce poca proteina FEL D1 ed è pertanto adatto ai soggetti sensibili. Si tratta di una razza dal costo impegnativo (intorno ai 2500€), ed è quindi fondamentale visitare prima un allevamento per essere sicuri che l'organismo tolleri questo felino.
Il Bengal è un vero e proprio tigrotto domestico. Molto intelligente, protettivo e territoriale tanto da essere soprannominato il gatto-cane. Il maschio risulta più tranquillo e socievole mentre le femmine (anche post sterilizzazione) possono avere sbalzi d'umore.
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