LETTIERE IN SILICIO: ECCO PERCHÈ È MEGLIO CAMBIARE
04/09/2018 Categorie : Gatti , Salute
Tempo di lettura di questo articolo: 5 minuti
Scegliere la lettiera per il gatto non è sempre una cosa facile. Tra lettiere agglomeranti, assorbenti, naturali, non è raro che il gatto 'snobbi' alcuni tipi di lettiera e ne prediliga delle altre. Alcuni mici amano sentire sabbia a grana più grossa sotto le zampe, mentre altri no. Scegliere una lettiera che non piace al nostro gatto può portare a spiacevoli casi di minzione in luoghi inappropriati della casa (nei vasi dei fiori, sui tappeti, sui cuscini, sui divani e le poltrone, o anche direttamente sul pavimento a poca distanza dalla cassettina).
Oltre che alle preferenze del nostro gatto, occorre porre attenzione a tutta un'altra serie di valutazioni come il costo, la durata, la capacità di assorbimento, controllo degli odori, il tipo di smaltimento, aspetti legati quindi alla salute e all'ambiente.
Tipi di lettiere per gatto: agglomerante, non agglomerante, silicio e vegetale
Esistono 4 famiglie di lettiere per gatti. Ognuna ha le sue caratteristiche specifiche, i suoi "difetti" e potenzialità.
Come abbiamo riportato in questa tabella, ci sono molti fattori che possono influire sul costo e la durata di una lettiera per gatti. Ma allora, al di là dei problemi legati allo smaltimento, perché la lettiera di gel di silicio è una scelta da rivedere?
Perché le lettiere al silicio vanno abbandonate?
Ci sono due aspetti problematici riguardanti questo tipo di lettiere che non possono essere sottovalutati:
- Salute: anche se non esistono studi scientifici accreditati a riguardo, sempre più persone manifestano disturbi respiratori ed allergie al momento di cambiare la lettiera. Il gel di silicio, specie nelle varianti a grane più fini, tende a sollevare della polvere che, a contatto con occhi, bocca e naso degli individui più sensibili causa bruciori, gonfiori, arrossamenti, starnuti e mancanza di fiato. Nei gatti invece, i gel di silicio, può irritare i polpastrelli ma non si sono ancora riscontrati casi di mici allergici a questo tipo di lettiera.
- Ambiente: il gel di silicio non è un composto facile da smaltire. Se le lettiere a base di legno, carta e trucioli possono essere smaltite nel compost o gettate nel wc (se indicato sulla confezione), il silicio non è idrosolubile. Inoltre la sua decomposizione è nell'ordine di anni, contro quella delle altre lettiere organiche, che è di pochi mesi.
Attenzione: in questo articolo si parla di silicio inteso sempre e solo come gel di silicio, da non confondere con la sabbia di silicio, utilizzata dalle industrie per la produzione di vetro e responsabile di una patologia respiratoria chiamata silicosi (che si manifesta nei soggetti che hanno lavorato per molti anni a contatto con la sabbia di silicio). Il gel di silicio subisce un trattamento termico e chimico volto ad abbassarne se non scongiurarne del tutto la tossicità.
Condividi
Articoli correlati
-
Pubblicato il : 12/10/2021
Alimentare il proprio cane ed il proprio gatto con crocchette vegetariane, [...]Leggi di più -
Pubblicato il : 26/01/2018
L'influenza delle malattie parodontali sull'endocardite infettiva. Ovvero, [...]Leggi di più -
Pubblicato il : 22/07/2020
Quali sono i frutti che aiutano il sistema digestivo di cane e gatto e [...]Leggi di più
04/09/2018
LETTIERE IN SILICIO: ECCO PERCHÈ È MEGLIO CAMBIARE
Tempo di lettura di questo articolo: 5 minuti
Scegliere la lettiera per il gatto non è sempre una cosa facile. Tra lettiere agglomeranti, assorbenti, naturali, non è raro che il gatto 'snobbi' alcuni tipi di lettiera e ne prediliga delle altre. Alcuni mici amano sentire sabbia a grana più grossa sotto le zampe, mentre altri no. Scegliere una lettiera che non piace al nostro gatto può portare a spiacevoli casi di minzione in luoghi inappropriati della casa (nei vasi dei fiori, sui tappeti, sui cuscini, sui divani e le poltrone, o anche direttamente sul pavimento a poca distanza dalla cassettina).
Oltre che alle preferenze del nostro gatto, occorre porre attenzione a tutta un'altra serie di valutazioni come il costo, la durata, la capacità di assorbimento, controllo degli odori, il tipo di smaltimento, aspetti legati quindi alla salute e all'ambiente.
Tipi di lettiere per gatto: agglomerante, non agglomerante, silicio e vegetale
Esistono 4 famiglie di lettiere per gatti. Ognuna ha le sue caratteristiche specifiche, i suoi "difetti" e potenzialità.
Come abbiamo riportato in questa tabella, ci sono molti fattori che possono influire sul costo e la durata di una lettiera per gatti. Ma allora, al di là dei problemi legati allo smaltimento, perché la lettiera di gel di silicio è una scelta da rivedere?
Perché le lettiere al silicio vanno abbandonate?
Ci sono due aspetti problematici riguardanti questo tipo di lettiere che non possono essere sottovalutati:
- Salute: anche se non esistono studi scientifici accreditati a riguardo, sempre più persone manifestano disturbi respiratori ed allergie al momento di cambiare la lettiera. Il gel di silicio, specie nelle varianti a grane più fini, tende a sollevare della polvere che, a contatto con occhi, bocca e naso degli individui più sensibili causa bruciori, gonfiori, arrossamenti, starnuti e mancanza di fiato. Nei gatti invece, i gel di silicio, può irritare i polpastrelli ma non si sono ancora riscontrati casi di mici allergici a questo tipo di lettiera.
- Ambiente: il gel di silicio non è un composto facile da smaltire. Se le lettiere a base di legno, carta e trucioli possono essere smaltite nel compost o gettate nel wc (se indicato sulla confezione), il silicio non è idrosolubile. Inoltre la sua decomposizione è nell'ordine di anni, contro quella delle altre lettiere organiche, che è di pochi mesi.
Attenzione: in questo articolo si parla di silicio inteso sempre e solo come gel di silicio, da non confondere con la sabbia di silicio, utilizzata dalle industrie per la produzione di vetro e responsabile di una patologia respiratoria chiamata silicosi (che si manifesta nei soggetti che hanno lavorato per molti anni a contatto con la sabbia di silicio). Il gel di silicio subisce un trattamento termico e chimico volto ad abbassarne se non scongiurarne del tutto la tossicità.